LE COLLABORAZIONI OCCASIONALI DEI FAMILIARI NELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI ED ARTIGIANALI

Il tema riguarda la possibilità per le attività commerciali ed artigianali di utilizzare saltuariamente e a titolo gratuito familiari dei soci o del titolare quali “aiutanti” nella conduzione dell’azienda.

Per familiari si intendono i parenti o affini fino al terzo grado.

Il Ministero del lavoro è intervenuto con le circolari n. 10478 del 10 giugno 2013 e 14184 del 5 agosto 2013 per chiarire gli aspetti previdenziali (INPS) e assicurativi (INAIL).

Le regole dettate dal Ministero valgono sia per le aziende artigiane che per quelle commerciali.

INPS

Sono considerate collaborazioni occasionali senza obbligo di iscrizione all’INPS:

1) le prestazioni gratuite rese dal familiare pensionato

2) le prestazioni gratuite resa dal familiare già dipendente full time presso altro datore di lavoro

Per questi due casi la presunzione di occasionalità può essere superata da parte del personale ispettivo solo con prova contraria oggettiva e incontrovertibile.

3) Altri familiari collaboratori occasionali (anche studenti)

Per gli altri familiari (non pensionati o non dipendenti di altro soggetto) la occasionalità si verifica quando la prestazione lavorativa, oltre che gratuita, non superi le 720 ore lavorate nell’anno.

In questo caso la prova di superamento delle 720 ore lavorate spetta al personale ispettivo del Ministero che potrà avvalersi di documenti e testimonianze.

INAIL

Appare più stringente la normativa INAIL.

Gli obblighi assicurativi sussistono ogni qualvolta la prestazione sia “ricorrente” e non “accidentale”.

L’INAIL considera prestazione “accidentale” quella resa una o due volte al mese ma per non più di 10 giornate lavorative all’anno.

NOZIONE DI PARENTE E AFFINE

Parenti

Primo grado:  genitori e figli

Secondo grado: nonni, fratelli e sorelle, nipoti (figli dei figli)

Terzo grado: bisnonni, zii, nipoti (figli di fratelli e sorelle), pronipoti

Affini (parenti del coniuge)

Primo grado: suoceri

Secondo grado: nonni del coniuge e cognati

Terzo grado: bisnonni del coniuge, zii del coniuge, nipoti (figli dei cognati)